BELLEZZE D'ITALIA

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© nicholas de lucia


Parco Borbonico di Bacoli: tra sogno e realtà

2025-01-19 19:39

Nicholas De Lucia

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Parco Borbonico di Bacoli: tra sogno e realtà

Scopriamo insieme il Parco Borbonico di Bacoli le sue meraviglie e la sua storia!

La Casina Vanvitelliana è una bellissima residenza di epoca borbonica che sorge su un isolotto e si specchia nel Lago Fusaro.




CASINA VANVITELLIANAjpg




A partire dal 1752 l'area del Fusaro, all'epoca scarsamente abitata, divenne la riserva di caccia e pesca dei Borbone, fu il Re Carlo di Borbone ad acquistare il Fusaro e a volere realizzare una casina, oltre che ad avviare la coltivazione di ostriche, il progetto fu affidato a Luigi Vanvitelli.



Dell’antica dimora si prese particolarmente cura Ferdinando IV di Borbone che la visse molto per distrarsi dalla vita cittadina ma, anche per i suoi numerosi incontri amorosi; gli interventi furono completati da Carlo Vanvitelli che nel 1782 realizzò il Casino Reale per conto del re.



L’edificio non è soltanto uno dei più raffinati del Settecento ma ha anche, architettonicamente, una pianta dodecagonale molto articolata composta da tre corpi che si intersecano l'uno alla sommità dell'altro, restringendosi in una sorta di splendida pagoda con finestre panoramiche ampie e importanti.



Edificata in mezzo al lago, è collegata alla terraferma da un ponte in legno ma il ponticello è stato edificato solo successivamente (probabilmente a metà 900) infatti, il Re Lazzarone (come chiamavano Ferdinando IV) aveva imposto che la dimora reale potesse essere raggiunta solo con le barche a remi.



La casina Vanvitelliana è circondata da una piccola area con lampioni e panchine che guardano la casa e il lago, qui troviamo dei piccoli gradini che arrivano sino al livello dell’acqua, usati in passato per consentire la salita e la discesa dalle barche a remi.




Un tempo il villino custodiva preziose tele di San Leucio nonché importanti opere d’arte, trafugate a fine ‘700 durante i moti rivoluzionari; anche degli arredi rimane ben poco: al piano terra troviamo: un tavolo in legno di ciliegio sulla cui base sono incise delle conchiglie (il simbolo dei Borbone), il lampadario di vetro e il camino in marmo; invece del piano superiore, detto anche ‘’La Sala Delle Meraviglie’’, rimangono i dipinti (oggi esposti al Museo di Capodimonte) di Jacob Philipp Hackert.


Nella Casina c'è poi una tela del sovrano che tanto la amò, Ferdinando IV, oltre che ritratti di alcuni ospiti noti infatti qui trovarono ospitalità personaggi illustri: principi, re, musicisti, artisti e addirittura Luigi Einaudi, secondo Presidente della Repubblica Italiana (1948 – 1955).


Oggi, di tanto in tanto, la casina ospita qualche rassegna locale o internazionale.


Dove si trova la Casina Vanvitelliana?


La Casina Vanvitelliana si trova all’interno del Parco Borbonico del Fusaro insieme alla Sala dell’Ostrichina.



Che cos’è la sala dell’Ostrichina?


Il Palazzo dell’Ostrichina, al cui interno vi è la più nota “Sala dell’Ostrichina” (o per abbreviazione “Sala Ostrichina”), è uno degli immobili presenti tutt’ora all’interno del Compendio Vanvitelliano del Fusaro, il Real Sito Borbonico presente nel Comune di Bacoli. Si tratta di una vasta area situata sulla sponda ad est del Lago Fusaro. L’edificazione del palazzo dell’Ostrichina è successiva al 1805, poiché inizialmente l’ingegnere Costantino Portanova, assistito da Francesco de Vito Piscicelli, era stato incaricato dalla famiglia reale per tracciarne l’impianto e provvedere alla costruzione delle fondamenta di un sito capace di sorreggersi sul lago con palafitte. I lavori, però, furono sospesi nello stesso anno a causa del susseguirsi degli eventi politici (l’arrivo di Napoleone e la nascita del Regno d’Italia).





Il nome “Ostrichina” derivava dalla presenza della coltivazione delle ostriche che avveniva all’interno del Lago Fusaro mediante l’utilizzo di nasse sospese a pali di legno lungo cui le ostriche, appunto, poste in posizione verticale, potevano continuare a “respirare” e quindi a crescere. Il pavimento del palazzo in costruzione  poggiava proprio su palafitte al di sotto delle quali stavano sospese le nasse ripiene del pregiato mollusco locale. 



L’edificio, sottoposto a continue modifiche, con l’aggiunta di più corpi di fabbrica in periodi diversi, venne adibito a ristorante nel 1853, proprio per volere della famiglia reale. La sala più grande dell’intero edificio, oggi non solo è sede di convegni, congressi, mostre, eventi ludici, concerti, spettacoli artistici e culturali di ogni genere ma, da un decennio a questa parte, è anche sede delle adunanze del Consiglio Comunale di Bacoli.



  Nel Parco Vanvitelliano del Fusaro è stato installato nel 2021 il “Vagone della Memoria”, un carro merci risalente al periodo della II Guerra Mondiale, utilizzato dal Brennero per portare gli ebrei italiani nei campi di sterminio di Auschwitz – Birkenau.



Si tratta di uno straordinario reperto, unico nel Sud Italia, finora conservato nel Museo dello Sbarco di Salerno e che è un pezzo rarissimo. Nel nostro paese ne esistono infatti solo altri quattro conservati nella stazione di Milano al binario 21, da dove partivano i convogli allestiti dai nazisti.



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