IL SECONDO MONASTERO PIù ANTICO D’ITALIA SAN BENEDETTO, padre del monachesimo occidentale; SANTA SCOLASTICA, fedele interprete della sua regola La storia dell’Abbazia di Montecassino inizia nel 529 quando San Benedetto da Norcia istituì un ordine che chiamò benedettino e fece costruire questa Abbazia utilizzando la preesistente acropoli che ospitava il tempio pagano dedicato ad Apollo. L’abbazia svolgeva un ruolo di mediazione fra Papato, Longobardi e Franchi. E, nel corso degli anni, fu al centro di interessi politico/ecclesiastici. Sul piano culturale fu un vero e proprio bacino della cultura classica e medievale, nonché una scuola di formazione ed istruzione per gli oblati del monastero, tra i tanti ricordiamo Tommaso d’Aquino. Ha subìto, nel corso dei secoli, distruzioni, saccheggi, terremoti ed è stata sempre ricostruita, anche se non è stato possibile recuperare tutti i dipinti. Ultima distruzione nel 1944 quando, durante la Seconda guerra mondiale, numerose bombe caddero sull’Abbazia.
In questa Abbazia erano presenti 1000 persone e di queste 700 persero la vita. Gli Americani pensavano che all’interno dell’Abbazia si nascondessero i Tedeschi, i monaci dichiararono che non c’era nessun tedesco, ma non gli credettero. Gli Americani, prima del bombardamento inviarono ai monaci una lettera di avviso ma quest’ultimi non si preoccuparono. Le 300 persone sopravvissute dove si erano rifugiate? Si erano rifugiate in una sala abbastanza lunga ma non troppo larga. Avevano, inoltre, messo i loro beni in casse di legno per poi consegnarle ai Tedeschi i quali promettevano di restituirli a fine guerra, tra queste casse, nel 1943 c’era anche il Tesoro di San Gennaro (attualmente Conservato nel duomo di Napoli) perché l’abbazia era considerata un luogo sicuro. Alla fine della guerra, quando gli abitanti di Cassino tornarono a casa dissero che era meglio che ricostruissero prima l’abbazia e poi le loro case. Fu così che l’Abbazia ritornò a splendere come una volta. Il giorno del bombardamento una bomba cadde sulle tombe di San Benedetto e sua sorella gemella Santa Scolastica ma questa non esplose, attualmente il proiettile è custodito nel museo dell’Abbazia, mentre sotto l’altare maggiore c’è la tomba (circondata da bellissime e preziose decorazioni) in cui sono custoditi i resti mortali di San Benedetto e Santa Scolastica. L’Abbazia è ancor oggi un punto importante nella cristianità. Lungo la strada che porta verso l’Abbazia troviamo la Rocca Janula, a lungo centro militare di questa signoria, utilizzata come elemento di controllo nonché centro di amministrazione del territorio. Inizialmente questa costruzione comprendeva una torre a pianta quadrata inclusa in un recinto ristretto che non coincideva con la cinta muraria del centro abitato. Questa torre era importante per prevenire attacchi improvvisi inoltre, all’occorrenza, poteva ospitare fino a duemila persone. Più volte distrutta, a causa di terremoti o per motivi militari, fu sempre ricostruita per la sua posizione strategica. Durante la Seconda guerra mondiale, la torre fu pesantemente danneggiata, rimase in piedi solo la torre pentagonale e parte delle mura. Oggi, grazie ad un profondo restauro iniziato negli anni duemila, questa torre non solo è visitabile ma ospita mostre, eventi culturali e fa da scenario a rievocazioni storiche. Dall’Abbazia si scorge, anche, il Cimitero militare polacco. È uno dei cinque cimiteri di guerra presenti su questo territorio ed ospita oltre mille soldati. ISOLA DEL LIRI Arroccata su una collina, se da un lato l’Abbazia domina la città di Cassino, dall’altra domina la valle del Liri. Infatti, a pochi chilometri, merita una breve sosta un piccolo borgo “Isola del Liri”. Il borgo prende il nome di “isola" perché il centro della cittadina sorge su un’isola formatasi dalla biforcazione in due bracci del fiume Liri; ciascun braccio, in prossimità del centro cittadino, con un salto da origine ad una cascata: la cascata grande e la cascata piccola. La caratteristica è che si tratta di una delle poche cascate a trovarsi nel centro storico di una città, unica in Italia e probabilmente anche in Europa. Ma Perché bombardare un’Abbazia?