Ercolano: “Tra gioia e timori”. Ercolano in latino ‘’Herculaneum’’ secondo la leggenda fu fondata da Ercole attratto dalle sue bellezze; secondo i dati storici fu fondata dagli Osci nell'VIII secolo A.C. Nel nostro percorso ci incamminiamo verso la casa di Nettuno e Anfitrite con un mosaico raffigurante Nettuno armato di un tridente e Anfitrite di una lancia.

Procediamo, poi verso la palestra con una piscina a forma di croce. Tutte le domus avevano un piano superiore, in cui dormivano gli schiavi. In molte domus, tutte decorate con affreschi, troviamo anche l’impluvium in cui si raccoglieva l’acqua piovana. Cosa sono gli affreschi? Lo dice la parola, stesso, dipinti freschi, cioè, venivano realizzati contemporaneamente alla struttura della casa, quando la parete era ancora fresca, poi venivano dipinti con colori ricavati da elementi presenti in natura.

I pavimenti delle case erano invece decorati da mosaici, questa tecnica utilizzava delle piccolissime mattonelle. Alcune, di queste “mattonelline” venivano chiamate “occhi di gatto”. Ma perché a occhi di gatto? Sappiamo che ai gatti di notte si illuminano gli occhi, allo stesso modo, quando la luce della Luna filtrava nelle stanze, illuminava il pavimento permettendo alle persone di potersi muovere al buio. Ercolano, come Pompei, fu sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. La sua scoperta fu casuale. Un signore, che stava scavando un pozzo, trovò all’improvviso dei pezzi di marmo. Fu così che Re Carlo di Borbone avviò una campagna di scavi riportando alla luce una città che era rimasta sepolta, da cenere e lapilli, per oltre un millennio. All’epoca del suo massimo splendore la città sorgeva sul mare ed era una città fiorente grazie alle sue attività commerciali; con l’eruzione il mare si ritirò e la città assunse la posizione in cui si trova oggi.